Perché un blog? _ About me..

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Raccontarsi è riscrivere la propria vita una volta, per riviverla altre mille.

Possono bastarmi?

Desideravo già da diversi anni, all’inizio della mia avventura artistica, realizzare un blog uno spazio all’interno del quale raccontarmi come artista ma prendevo tempo, indugiavo e ogni volta che stavo per farlo una mano invisibile mi tratteneva e una voce insistente insisteva così: “Francesca, hai troppi progetti non fai in tempo a finirne uno che già sospiri per un altro, ne porti avanti 10 alla volta.. ritorni sulle tue foto all’infinito come fossero sempre dei “non finiti”. Il tuo Blog può aspettare!”.

Adesso penso che attendere e dare retta a quella vocina sia stata cosa saggia, dominare l’impulso mi ha permesso di concentrarmi sul lavoro fondamentale e di essere sempre sul cammino che avevo intrapreso…
Oggi realizzare quel progetto a questo punto del mio percorso professionale, artistico e personale rappresenta una piacevole sfida che desidero condividere con tutte le persone che mi sono vicine e non solo.

Il breve testo che introduce e da inizio a questo mio nuovo viaggio è il racconto di “un’ ipossia creativa”: un’interruzione di una funzione della mia anima che riscopro nel tempo di importanza vitale e dalla quale ri – parte un percorso che sembrava tarpato sul nascere e che invece ha ripreso inaspettatamente il suo volo.

Devo ringraziare la Fotografia, recuperata quasi istintivamente dopo molti anni come linguaggio di ricerca e strumento di indagine e conoscenza ma fin dal principio il mio mezzo, la mia cifra, per entrare in contatto con la mia dimensione creativa.
Ogni lavoro è narra azione attraverso – le immagini, i testi, le parole – elementi che hanno ugual valore di icone e che come tali ne strutturano lo sviluppo e l’evoluzione.

Mi piacerebbe che questo spazio divenisse in itinere una specie di laboratorio di idee e progetti, dove poter illustrare e descrivere, a partire da una intuizione ispirata o da un lavoro più strutturato, come nascono i miei scatti e in seguito come sviluppo il mio lavoro nelle fasi più significative del suo travaglio. Che accogliesse spunti e stimoli esterni per poter migliorare attraverso il contributo delle persone che avranno la voglia e la pazienza di seguirmi. Che al suo interno trovassero spazio – oltre alle arti visive e la fotografia – anche la musica, la poesia, il cinema e tutte quelle espressioni artistiche che condividono un linguaggio e un’anima affine con la mia Arte e il suo tempio, che è appunto il Corpo.

Ogni esperienza creativa è vissuta e generata attraverso il corpo, il suo movimento, le sue percezioni che possono essere sollecitate da uno stimolo esterno o interno; il nostro corpo è un vettore e un connessore potente ma anche quanto di più estraneo e mutevole possa appartenerci. Incarnare ogni mio “sentire” a questo meraviglioso “mistero” mi ha permesso di aprirmi, scorporizzare la mia esperienza sensibile e di amplificare la mia ricezione.
Il mio sogno più intimo è conoscere ed essere manifesta azione della realtá più autentica di me stessa e non solo, essere “presenza visibile” attraverso un corpo i cui movimenti siano l’evidenza del suo funzionamento… [1]

Se il corpo obbedisse centomila volte di più agli impulsi, se avesse dei modelli di movimenti, e movimenti per quanti problemi e contrasti e incitamenti alla trasformazione gli fossero proposti dai sensi, – che cosa sarebbe la mente? Niente.
(P. Valéry)

Infine, immagino ogni sezione o articolo che verrà pubblicato qui – come una stanza virtuale – che accoglie e rispecchia l’anima di chi la vive e la trasforma giorno per giorno con la sua presenza, suscettibile anche delle trasforma azioni di coloro che, attraverso il proprio passaggio, se lo vorranno, lasceranno un segno.

Qui in questo spazio riempirò pagine…dei flash back di alcune delle serie più ispirate:

Le mie Mute azioni (Metamorphose, Morphosis);

I mille volti dei miei “Self portraits” ed “Untitled”;

I più intimi “Spazi di presenza visibile” (Boundary space rivelation space, Un espace de la présence);

Le mie “Epifanie lunari” (Moon ice, Dance to the moon) ed innumerevoli altre “cosmogonie”…;

Racconterò di una affannosa ricerca e del ritrovamento dei “Frammenti” dispersi (Fragment);

Ritornando sulle “Tracce mnestiche percettive” di memorie ed oblii (Presence, Absence );

Apparizioni che hanno la consistenza del sogno e del “Mist_ero”(Mists, E-gotica, Elle appareit)

E molto altro ancora…..

Nel mio viaggio fin qui e da questo punto in poi non sarò sola….

Compagni di ogni mia giornata i miei gatti sonnecchioni: Frida, Pippi, Egon, Tasuke , Nutella, Dippi...compagni “per sempre” nel cuore, Malù e Polly.

Infine, giorno per giorno la presenza di mio figlio Ariel, dal quale ho imparato tutto quello che so di me. A lui dedico questo blog.

3 Commenti

  1. adrianamaurizio · Novembre 10, 2017

    Francesca,
    sei un’artista meravigliosa, una persona splendida, una vera amica, una donna, sei l’insieme e l’unicità.

    • francescabonfatti · Novembre 11, 2017

      …e voi siete nel cuore della mia arte e della mia famiglia <3

      • adrianamaurizio · Novembre 11, 2017

        Siamo insieme, una famiglia <3