IMPERSCRUTABLES: IL NUOVO VIAGGIO DI INESPRIMIBILE

Si può esprimere a parole quel che non si lascia vedere?

Imperscrutabile è un pensiero, una persona ma anche un luogo astratto. L’artista, impersonata da un nuovo personaggio di invenzione letteraria – Inesprimibile – scruta nei propri spazi interiori e li manifesta in uno spazio di dialogo, attraversabile  nell’immaginazione. Con questo video ho racchiuso, nel vincolo di una cornice immateriale, la rappresentazione degli stati mentali di una donna, imperscrutabili come echi di dimensioni parallele sconosciute, che non possono essere arginate [essere con_fine].
La gestualità e la ritualità divengono rappresentazione e segno di ampie dimensioni creative “stratificate” dell’Essere, fuse insieme da un allucinatorio moto interiore, che agisce i segnali stabili inviati dalla memoria.

Di seguito, riporto alcune riflessioni ed analisi sul nuovo progetto video, a cura dell’artista e critico Dr. Mohammed Sameer Abd Elsalam, che ringrazio per averne concesso qui sul blog la pubblicazione.

“Varietà sperimentale di stati soggettivi, onirici e cosmici” 

Nel progetto creativo viene enfatizzata l’estetica della giustapposizione, la dualità degli stati creativi del sé, all’interno di potenziali ombre e spettri, che trae la sua forza dalla struttura dei riflessi, dalla memoria a lungo termine,  dalla possibile nuova presenza letteraria o rappresentativa all’interno di uno spazio o riferimento spaziale iper e multistrato. Gli studi contemporanei hanno dimostrato l’importanza dell’atto di auto introspezione e ne hanno creato forme diverse dall’antico tipo freudiano; nella performance viene presentato tutto questo in un modo nuovo, spirituale e sperimentale, che tiene il passo con l’ampiezza spaziale e percettiva contemporanea. Infatti, vediamo  unirsi l’arte del simulacro e dell’invisibilità e l’arte percettiva, fondendosi tra incarnazione e presenza spettrale, nel  suo rapporto con i riflessi e spettri letterari e artistici, esprimendo, anche esperienzialmente, lo spirito cosmico, la coscienza e il subconscio.

( Dr. Mohammed Sameer Abd Elsalam)

Imperscrutables, 2023

REFRAIN

 Intonando un gioco di parole “un refrain” per descrivere l’essere mutevole, l’enigma sfuggente a logiche e definizioni.

Fissare, guardare, “essere visti”: E’ come un “rituale partecipato”, dove qualcun “altro” da noi a noi, cattura l’immagine/storia e ne sviluppa la narrazione.

Nell’opera “lo specchio”, in un moltiplicarsi all’infinito di “riflessioni ”, come metafora delle attività del pensiero, del suo interrogarsi sulla vita e la morte, sul viaggio e il senso del nostro destino. A passi incerti avanziamo in cerca di risposte, fino a trovare il giusto passo e ritmo.

By intoning a play on words “a refrain” to describe being changeable, the elusive enigma from logic and definitions.
To stare, to look, to “be seen”: It is like a “participatory ritual”, where someone “other” from us to us, captures the image-story and develops the narration.

In the work “the mirror”, in an infinite multiplication of “reflected reflections”, as a metaphor for the activities of thought, of its questioning about life and death, about the journey and the meaning of our destiny. With uncertain steps we advance in search of answers, until we find the right pace and rhythm.

 

Refrain
(𝚕𝚎 𝚓𝚎𝚞 𝚍𝚎 𝚕𝚊 𝚌𝚕𝚘𝚌𝚑𝚎 𝚍𝚎 𝚕𝚊 𝚖𝚘𝚛𝚝)

𝙻𝚊 𝚌𝚊𝚖𝚙𝚊𝚗𝚊 𝚏𝚊 𝚍𝚒𝚗 𝚍𝚘𝚗 𝚒𝚕 𝚖𝚒𝚘 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚊 𝚌𝚑𝚒 𝚍𝚊𝚛𝚘̀
𝟷 𝟻 𝟽 𝟿 𝚜𝚎  𝚗𝚘𝚗 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚒 𝚙𝚎𝚛𝚍𝚒 𝚘 𝚖𝚞𝚘𝚛𝚒.
𝙴’ 𝚒𝚕 𝚝𝚞𝚘 𝚝𝚞𝚛𝚗𝚘 𝚕𝚊𝚗𝚌𝚒𝚊 𝚒𝚕 𝚜𝚊𝚜𝚜𝚘
𝙶𝚒𝚘𝚌𝚊 𝚟𝚒𝚟𝚒 𝚎 𝚝𝚒𝚎𝚗𝚒 𝚒𝚕 𝚙𝚊𝚜𝚜𝚘.
𝙻𝚊 𝚌𝚊𝚖𝚙𝚊𝚗𝚊 𝚏𝚊 𝚍𝚒𝚗 𝚍𝚘𝚗…𝚒𝚕 𝚖𝚒𝚘 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚊 𝚌𝚑𝚒 𝚍𝚊𝚛𝚘̀
𝟷 𝟻 𝟽 𝟿 𝚜𝚎  𝚗𝚘𝚗 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚒 𝚙𝚎𝚛𝚍𝚒 𝚘 𝚖𝚞𝚘𝚛𝚒.

*

 

Dallo sfondo incerto passi danzanti traballanti barcollanti inquietanti
come muse incarnate.÷
Il silenzio arriva in punta di piedi e il treno può sbuffare quanto vuole..,
Ma,,
Laggiù arrivano solo le stelle senza punte
le ho spezzate per l'etoile.
Tu.,
Impazzata danza di lucciole difettose a passo lungo. Accendi spegni accendi rumore e solo un led difettoso un già visto avvitato su se stesso. Svita e avvita a vita evita vita /_

*
REfRAIN © 2021

 

WOMAN BODY SELFIE EXPERIENCE

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Scratch_II, il mio progetto Video / fotografico  in anteprima on line al WAC

(Web Art Center) nel contesto del Fonlad Festival, nell’esposizione virtuale

“The Woman Body Selfie Experience”, a cura di Jose Vieira.

dal 3 Novembre al 31 Dicembre 2017.

In the context of FONLAD FESTIVAL it will be presented @ the Web Art Center “The Woman Body Selfie Experiment”, a virtual exhibition curated by José Vieira with curatorial text by Rrose Present.

Participating artists: Eija Temisevä, Fenia Kotsopoulou, Francesca Bonfatti, Francesca Svampa, Geneviéve Marsh, Livia Chiovato, Isabel Pérez Del Pulgar, Rrose Present.

November 3 – December 31 2017 WAC – Web Art Center, Fonlad

 logohttp://www.webartcenter.org/

PHOTOGRAPHIC PROJECT ON FEMALE NAKED

My Nude Female Vision begins with a need: Searching for sensations and perceptions of self through the appropriation of one’s own body.
In my shots the nakedness appears contracted and implosed, turned and returned to an interior; it is not an expansion of a body that is displayed, but a revelation of a being and of what it hides. Of a mystical body, which encloses a clot of mystery. Self-portraying postponement of a fracture …
Indeed, today, more than ever, in a society that has dissected and subdivided the material dimension from the spiritual one, nudity has become an expression of a taxed and inculcated identity through devious patterns in which women are not recognized and increasingly refuse .
An “expropriated” identity, driven by the fullness of its integrity, of its role in the natural order of things.
So in my shots the search is just that of an original, untouched original – almost biblical – still in tension between purity and corruption.


Scratch_II

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tracce#mnestiche#percettive

 

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Video gif_Buried in the dust_2013

Indagare  il corpo come  fenomeno percettivo in cui  si fondono i confini tra interno ed esterno, come ricerca della percezione pura.
Amplificare la capacità di sentire  e dissolversi in tracce mnestiche percettive , tracciando confini materiali e spirituali.

Investigate the body as a perceptual phenomenon in which blend the boundaries between inside and outside, as the search for pure perception.
Amplify your feel and dissolve in memory traces perceptive, tracing material and spiritual boundaries.

Rinascite

Un tempo mi staccavo dal mio corpo. così per gioco.

Sperimentavo itinerari epidermici tensioattivi

all’apice del sigillo fino allo strappo dalle vestigia

da questa unità di misura di tutte le cose umane e terrene: il peso.

Siamo fatti della stessa sostanza del dolore

Partoriti nutriti seppelliti.

ho mai ricordi di me espulsa e vissuta ?

Soste aggrappate al ricordo con fuso di un sogno

Perimetri di atti tudini all’essere moltiplicato diviso sottratto

Esposto ad Algebriche incognite.

Paralisi Perdite…Parole.

Spogliati siamo il respiro di nulla.

O tutto.

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"questa unità di misura di tutte le cose umane e terrene: il peso"

XII MEDIA ART MONOGRAPHIC SHOW XV International Image Festival 2016 Manizales-Colombia

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Una notizia  arrivata a ciel sereno sotto queste festività come la più gradita sorpresa di Pasqua…

il mio nuovo video Scratch è tra gli 85 video “sperimentali” selezionati per la 15* edizione dell’International Image Festival a Manizales in Colombia.

È un immenso onore per me portare in un contesto di respiro internazionale e in un paese con un’anima pulsante e viscerale questo lavoro di video performing art.

XII MEDIA ART MONOGRAPHIC SHOW
9 to 13 May 2016
Centro Cultural y de Convenciones Teatro los Fundadores

International Show that promotes the creation linked to technology and facilitates the integration among design, art, science and technology. It also promotes the exhibition of telematic and collaborative developments between networks of designers, artists, engineers, journalists and interdisciplinary collectives, through works in videographic, electronic or digital media.

Per gli aggiornamenti dell’evento seguire il link del sito:

http://www.festivaldelaimagen.com/en/convocatorias-2/media-art/2958-scratch-2016-en