Self

Io rivendico la libertà di distrarmi perché non c’é niente da insegnare.
Sono ammalata di una malattia che hanno cercato di curare invano.
Sono un ritratto distratto.
L’indifferenza gestisce le mie paure.
Non mi giro tanto mi inquadrerai lo stesso.
Mi vedi se ti avvicini?
Se ti allontani mi nascondo meglio.
Non ti voltare non restare ferma non sorridere.
Siamo tutti dei ritratti distratti.
Hai posato ogni giorno della tua vita.
Ti ho uccisa per distrazione.
Ritratto la mia volontà di vivere.
Siamo esposti ad intemperie casuali.
Le differenze indifferenti.
Non è mai per caso il Caso.

(Je change)

Ero se(me)

ero follicolo

ero deriva

ero sp(ora)

e germino

e germino

e germino

e camb(io)

*

Non diceva parole

ascoltava soltanto un corpo interrogante

ignorando che il desiderio è una domanda

per cui non c’è risposta

una foglia il cui ramo non esiste

un mondo di cui il cielo non esiste

L’angoscia si fa strada tra le ossa

risale per le vene

erompe nella pelle

in zampilli di sogno

fatti carne che interroga le nubi

Qualcuno che ci sfiori

uno sguardo fugace tra le ombre

bastano perché il corpo s’apra in due

avido di ricevere in se stesso

altro corpo che sogni

metà e metà

sogno e sogno

carne e carne

uguali in figura

in amore

in desiderio

E sia pure soltanto una speranza

ché il desiderio è una domanda

la cui risposta nessuno conosce.

(Luis Cernuda)

Rosa non é un colore

Ma nemmeno un fiore.
Vivendo dimentichi propositi
Hai riempito per tutto il tempo il calice dei tuoi peccati
Sorseggiato il vino per ubriacare il sangue versato
Spezzato il corpo delle tue remissioni.
La mia pelle non è rosa e nemmeno il mio sesso.
Rosa non è un colore ma nemmeno un fiore.

*